Descrizione
Si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato, da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, al fine di garantire comunque il diritto d’informazione e cronaca costituzionalmente garantito, che nei giorni scorsi un uomo veniva individuato e fermato dalla Polizia locale in Castano Primo dopo aver cercato di effettuare due tentativi di furto ad anziane donne presso uno sportello bancomat del centro cittadino.
Operatori in forza al Corpo Intercomunale di Polizia locale Castanese notavano infatti il soggetto che dopo aver lasciato la macchina in sosta in una limitrofa via si dirigeva celermente verso lo sportello bancomat della filiale Unicredit sita in piazza mazzini, dove vi era un’anziana donna in procinto di prelevare. Giunto sul posto il malvivente, cercava di portare a segno il colpo, distraendo l’anziana e cercando così di appropriarsi dei denari contanti con un collaudato modus operandi.
Gli autori infatti, di tali tipologie di reato, digitano loro stessi, spesso il massimo importo erogabile dallo sportello bancomat, mettendo le mani sul monitor dello sportello nel momento in cui la vittima ha finito di digitare il pin, approfittando dell’attimo in cui questa si volta per verificare la presenza dell’uomo alle proprie spalle o che, con una banale scusa le distrae, appropriandosi così celermente delle banconote nel momento in cui vengono erogate dal dispositivo.
L’indagato cercava di effettuare poco dopo un secondo colpo, ma in questo caso la vittima, insospettita del fare insistente dell’uomo si allertava e spaventata cercava di chiedere aiuto. E’ solo a quel punto che il malfattore vistosi scoperto, cercava celermente di raggiungere la macchina e dileguarsi, ma prima che ciò potesse avvenire veniva intercettato e sottoposto a controllo da un poliziotto locale. Accompagnato presso il locale Comando l’uomo cercava di dissumulare la sua presenza in loco, riferendo di essere a piedi e di non parlare italiano, sottoposto a perquisizione personale prima e veicolare poi, veniva trovato in possesso di oltre alcune migliaia di euro presumibilmente provento di medesimo reato, gran parte occultati nella macchina ove venivano anche rinvenuti documenti ed effetti personali dell’uomo.
Veniva così sottoposto a fotosegnalamento e rilievi dattiloscopici al fine di accertare l’esatta identità, evincendo peraltro a carico dello stesso precedenti penali e di polizia.
Di concerto, su ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, al termine delle attività, veniva deferito all’Autorità Giudiziaria ed avviate accurate indagini con cui grazie allo scambio informativo con altri reparti militari emergevano vari procedimenti penali a carico dell’indagato per simili reati commessi anche in altre città italiane.
A corredo dell’attività di pg, venivano acquisiti dagli agenti castanesi i filmati della videosorveglianza comunale che hanno così confermato il modus operandi del soggetto.
Il veicolo in uso all’uomo veniva sequestrato in quanto verosimilmente intestato fittiziamente, privo di revisione ed in uso all’indagato che risultava anche essere privo di patente di guida, pertanto sanzionato anche in via amministrativa in violazione del CDS.
Alla data odierna, alla luce delle risultanze acquisite, grazie anche alla fattiva cooperazione tra i vari apparati di polizia e giudiziari si è riusciti ad assicurare alla giustizia il soggetto per il quale è stata infatti disposta ed eseguita la custodia cautelare in carcere.
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Ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2023, 15:09